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Pablo Cardona, a 19 anni, è tra i migliori giovani in circolazione nel circuito mondiale. E si prepara in futuro a giocare con "Paquito" Navarro destinato a separarsi da Lebron
di Lucio Boncori | 05 luglio 2024
"Non c'è un giorno in tutta la mia vita in cui sia stato senza padel". Ed è forse questo il motivo per cui Pablo Cardona, a 19 anni, è tra i migliori giovani in circolazione nel circuito mondiale. Niente di casuale, allora, se sullo schermo del suo smartphone è comparso il numero di Paquito Navarro, una delle leggende del padel. "Vuoi giocare con me?". E' sembrato di rivivere la scelta di Fernando Belasteguin, che nel 2019 cercò Agustin Tapia (ora numero 3, ma che gioca con il numero 1 Arturo Coello), o quella di Gemma Triay, che a inizio stagione ha scelto di fare coppia con una 'ragazzina' di 18 anni, Claudia Fernandez, vincendo a Santiago e Bordeaux: il gigante e il bambino, il campione già navigato e quello che inevitabilmente lo diventerà.
L'effetto domino scatenato con la separazione dei 'Superpibes' e con l'unione di Martin Di Nenno con Juan Lebron poteva portare Cardona a giocare con Franco Stupaczuk, e padel-mercato sembrava essere arrivata a una conclusione: Franquito giocherà con Pablo. E in effetti un contatto c'era stato: "Ho parlato con Carlos Pozzoni e con Stupa - ha ammesso Cardona -, mi hanno chiesto come stessi e che idea avessi, dicendomi però che c'era anche la possibilità di scegliere un giocatore di livello più alto: la loro prima opzione era Mike Yanguas, e alla fine le cose sono andate così". Ma siccome anche la coppia Navarro-Lebron si sarebbe separata dopo il P1 di Malaga della prossima settimana, ecco che la potenza di Cardona si andrà a mixare con la qualità di Paquito.
Almeno inizialmente, solo per il P2 in Finlandia in programma a cavallo tra la fine di luglio e l'inizio d'agosto, ma saranno prove di intesa: perché dopo l'appuntamento di Nokia (città nel distretto di Tampere), il circuito Premier Padel si fermerà per un mese per poi riprendere nella prima settimana di settembre con il P1 di Madrid, e saranno quelli i giorni in cui si capirà se la nuova 'pareja' potrà proseguire nel suo percorso. Inutile dire che un risultato positivo renderebbe la decisione più scontata.
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A proposito di risultati, quello in programma stasera sul centrale del parco di Valletta Cambiaso sarà il terzo quarto di finale del circuito Premier Padel per il giocatore di Mérida, che a novembre compirà 20 anni: se nel Major in Qatar si era fermato al venerdì, a Bordeaux - in coppia con Lucas Bergamini - era arrivato alla semifinale. Ci proverà anche oggi, ma gli avversari saranno i peggiori possibili, visto che Cardona e Javi Ruiz - di 17 anni più grande - dovranno vedersela con Arturo Coello e Agustin Tapia, dopo la vittoria di ieri su Juan Tello e Fernando Belasteguin. Cardona, però, ha la dinamite nel braccio, come dimostra il record di 30 smash messi a segno in un match del torneo di Asuncion, quello contro Maxi Sanchez e Sanyo Gutierrez. "Sono alto un metro e 90, quindi colpisco la palla molto alta - ha raccontato -. Tecnicamente non è il massimo, tutt'altro, ci sono giocatori che colpiscono lo smash mille volte meglio di me, ma io lo colpisco molto alto e forte, ed è per questo che sale".
Cresciuto con il mito di Juan Martin Diaz ("Con il quale ovviamente non potevo giocare perché è mancino come me, ma ho realizzato il mio sogno di essere suo avversario a Tolosa"), giocherà con Paquito ma spera di esaudire in futuro un altro desiderio, a proposito di mostri sacri: "Mi sarebbe piaciuto giocare con Miguel Lamperti e non lo escludo perché penso che non si ritirerà mai. Continua a correre e ad allenarsi come tutti gli altri, penso che mi ritirerò io prima di lui". Il segreto sta nella costanza, quindi: quel valore che ha aiutato il piccolo Cardona a pensare già da grande. "Mi sono perso mille cose. Non ho festeggiato il mio diploma, i compleanni dei miei amici, non ho fatto viaggi per svago, ma su questo ho sempre avuto le idee chiare e non mi è mai costato nessuno sforzo, perché quando gareggio o mi alleno mi diverto". In campo col sorriso e col braccio carico a molla, oggi con Javi Ruiz e domani con Paquito. Ed ecco che risuonano parole pronunciate proprio da Cardona in un'intervista di marzo, lontani dai cambi vorticosi di coppie al vertice del ranking FIP: "Lo dico adesso, quest'anno ci sarà un ballo di coppie dopo ogni torneo. Cento per cento". Ci aveva preso.