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Davanti ai 2.000 dello Stadio Beppe Croce, Ale Galan e Federico Chingotto vincono in rimonta una maratona-spettacolo di quasi tre ore contro Paquito Navarro e Juan Lebron. Al termine di un match di rara intensità, la differenza la fanno tre errori di Lebron nell’ultimo game
06 luglio 2024
La cornice era quella giusta, con lo Stadio Beppe Croce di Valletta Cambiaso stracolmo di 2.000 spettatori pronta a godersi lo show. Le premesse pure, visto che il primo confronto da avversari fra Ale Galan e Juan Lebron non poteva essere una partita qualunque. E il campo ho offerto lo spettacolo che un pubblico simile meritava, con una maratona di rara intensità lunga 2 ore e 49 minuti. Per la cronaca vittoria e finale sono andate ai favoriti Chingotto/Galan, bravi a riorganizzare le idee dopo un primo set opaco e a imporsi per 4-6 7-5 6-4, ma al termine di un match così pare quasi ingiusto che il padel non preveda il pareggio.
Perché gli sconfitti Juan Lebron e Paquito Navarro avrebbero meritato almeno altrettanto, per la generosità messa in campo e per la capacità di mettere sul serio in difficoltà una coppia che quest’anno di vere difficoltà ne aveva incontrate soltanto contro i numeri 1 del mondo, peraltro raccogliendo più vittorie che sconfitte. Tuttavia, finalmente, Lebron e Navarro (che – giusto ricordarlo – si separeranno a breve) hanno giocato insieme una partita degna dei loro cognomi, aiutati all’inizio da un Galan lontano dai suoi standard migliori. Poi, però, il madrileno è gradualmente salito di livello spalleggiato da un Chingotto sempre encomiabile, e nei dettagli i due sono riusciti a fare la differenza.
Per lungo tempo la coppia numero 2 ha inseguito il break senza trovarlo, e quando finalmente se lo sono preso (ottavo game del secondo set) l’hanno ceduto immediatamente. Ma nel dodicesimo gioco ne è arrivato un altro che ha trascinato la sfida a un terzo set ancora più intenso, ancora più equilibrato. A deciderlo il braccio di Lebron tremato nel momento più importante, quando i numero 4 del seeding hanno servito per impattare sul 5-5. Il “Lobo” ha commesso tre errori di fila e consegnato altrettanti match-point, Galan ha convertito il primo e poi avrebbe gradito (parole sue, in conferenza stampa) un saluto migliore da parte dell’ex partner di mille vittorie, che invece si è limitato a una stretta di mano (al posto delll’abbraccio tipico del padel) prima di filare dritto negli spogliatoi, lasciando – di nuovo – Navarro da solo in panchina.
“Sono molto felice del successo – ha detto Galan –, al termine di una sfida che ne ha contenute diverse. Nel primo set loro mi sono parsi molto superiori, mentre noi sbagliavamo troppo e troppo presto. Era la prima volta che affrontavo Lebron e all’inizio ho avuto qualche dubbio su come giocare. Ma poi sono riuscito a lasciarmi andare ed entrare in partita. Abbiamo lottato nella sofferenza, contro due grandi giocatori, producendo una battaglia della quale tutto il mondo ha goduto”. “So di avere un fuoriserie al mio fianco – ha detto invece Chingotto – ma oggi ne avevamo altri due di fronte. Tutti volevamo vincere, ma siamo anche riusciti a goderci la sfida. È la nostra ottava finale (in otto tornei, ndr) e sono super felice”.